Hawayo Takata nacque alle Hawaii nel 1900 da genitori giapponesi. Si sposò molto giovane ed ebbe due figli. Rimase vedova all’età di trent’anni e cinque anni dopo, nel 1935 le venne diagnosticata una grave malattia.
Come unica possibilità per salvarsi, le venne prospettata la necessità di sottoporsi ad un intervento chirurgico fortemente invasivo.
La Takata decise di farsi operare in Giappone dove aveva alcuni parenti che avrebbero potuto assisterla.
Alla vigilia della data prevista per l’intervento, ebbe un ripensamento e chiese consiglio su eventuali alternative al dottor Shimura, presso cui era in cura. La sorella del medico, presente al colloquio, le parlò della clinica del dottor Hayashi, dove venivano effettuati trattamenti naturali con l’uso dell’energia Reiki.
Pur non sapendo nulla di questa forma di energia, si recò alla clinica indicata dalla signora Shimura, dove venne sottoposta a trattamenti intensivi quotidiani.
Dopo qualche mese, ad una visita di controllo, risultò completamente guarita.
Profondamente impressionata da quel che le era successo, decise che avrebbe dedicato l’intera vita a questo metodo di guarigione e chiese al dottor Hayashi di essere accettata come allieva. Il dottor Hayashi, dapprima rifiutò, ma viste le insistenze della donna finì con l’accettare e diede inizio alla sua formazione prendendola anche a lavorare nella clinica dove era stata curata.
La Takata si trattenne in Giappone ancora un anno sperimentando quotidianamente gli effeti del Reiki; dopo aver ricevuto il secondo livello tornò alle Hawaii dove iniziò a lavorare come operatrice reiki. Nel 1938 Hayashi visitò le Hawaii e in quell’occasione le conferì il grado shinpiden, abilitandola all’insegnamento del sistema.
Fu così che Hawayo Takata divenne il terzo maestro Reiki noto nella successione che chiameremo “lignaggio occidentale” di Usui, e si ritenne responsabile unica della salvaguardia e della corretta diffusione del «metodo Usui». Ritornò quindi alle Hawaii e dedicò con successo tutta la vita alla pratica del metodo Reiki facendolo conoscere per la prima volta al mondo occidentale.
Hawayo Takata è stata così l’unica maestra Reiki conosciuta fino al 1976 anche perché ella stessa affermava che nessun altro maestro di Reiki era rimasto in vita, nemmeno in Giappone; da allora, fino al 1980, anno della sua morte, ha iniziato e istruito 22 maestri: Virginia Samdahl, Ethel Lombardi, John Harvey Gray, Dorothy Baba, Bethel Phaigh, Harry Kuboi, Fran Brown, Barbara McCullough, Kay Yamashita, Iris Ishikuro, Phyllis Lei Furumoto, Shinobu Saito, Barbara Weber Ray, Beth Gray, Paul Mitchell, Rick Bockner, Barbara Brown, Wanja Twan, George Araki, Patricia Ewing, Ursula Baylow e Mary McFadyen.
Mentre è grazie ad Hayashi e alla Takata che il Reiki è stato reso noto all’occidente, dobbiamo per lo più ad alcuni allievi di quest’ultima, in particolare a sua nipote, Phyllis Lei Furumoto il fatto che la diffusione del metodo sia avvenuta attraverso principi ben lontani dallo spirito del Reiki (trame di potere, forti somme di denaro e duri scontri).
Dopo la morte della Takata Phyllis Lei Furumoto fondò la “Reiki Alliance”, l’antropologa Barbara Weber Ray fondò l’AIRA (American International Reiki Association), oggi T.R.T.I.A. (The Radiance Technique International Association) e Iris Ishikuro fondò l’American Reiki Master Association (A.R.M.A.).